venerdì 8 giugno 2012

IL TRATTAMENTO DEGLI ANIMALI


qualunque forma di bene verso ogni specie vivente sarà ricompensata


"Un uomo che percorreva un sentiero fu assalito dalla sete. Raggiunto un pozzo vi si calò dentro, bevve a sazietà e ne uscì. Poi vide un cane con la lingua penzolante, che cercava nel fango qualche goccia per placare la sua sete. L'uomo, accortosi che il cane era assetato come lo era stato lui poco prima, discese di nuovo nel pozzo, riempì la sua scarpa d'acqua e fece bere il cane. Allah perdonò i suoi peccati per questa azione".


Fu chiesto al Profeta pace e benedizioni su di lui: "Messaggero di Allah, siamo ricompensati per la gentilezza verso gli animali?" Egli disse: "C'è una ricompensa per la gentilezza verso ogni essere vivente."
(Dalle raccolte di hadith di Bukhari, Muslim, Tirmidhi e Bayhaqi) 


Il Profeta (sallAllahu ‘alayhi wa sallam) ha detto:
“In verità, Allah ha scritto al-ihsan su ogni cosa. Così se uccidete, uccidete bene; e se sgozzate, sgozzate bene. Che la lama sia ben affilata e che non si faccia soffrire l'animale che si uccide.”4 Riportato da Imam Muslim (rahimahullah) (nr. 2286), Abu Dawud (rahimahullah) (nr. 2432), tirmidhi (rahimahullah) (nr. 1329), Nasai (rahimahullah) (nr. 4329), Darimi (rahimahullah) (nr.1888) e Ahmad (rahimahullah) nel Musnad (nr. 16516), dal hadith di Shadad ibn Avs (radiAllahu anhu).


Ibn 'Abbâs (radiAllahu 'anhu) riferì che un giorno un uomo afferrò una capra, la coricò su un fianco, poi si mise ad affilare il coltello. Vedendo questa scena, il Profeta (pace e benedizioni su di lui) gli chiese: "Cerchi di ucciderla due volte? Perché non affili il coltello prima di stendere la tua capra sul fianco?"


Allah ha perdonato i peccati ad una donna dai popoli precedenti, quando essa vide un cane che mostrava la lingua dalla sete. Ella rese possibile per il cane di bere l’acqua, e per questo Allah l’ha perdonata.
5 Riportato da Imam Bukhari (rahimahullah) (nr.2286), Muslim (rahimahullah) (nr. 4162), Ahmad (rahimahullah) nel suo Musnad (nr. 8519) e Malik (rahimahullah) in Muwata (nr. 1455), dal hadith di Abu Hurayra (radiAllahu anhu).


Dall'altro lato, Allah ha condannato con il Jahannam (Inferno) la donna che aveva legato il suo gatto e non l’ha lasciato mangiare, anzi, ella non l’ha asciato cibarsi nemmeno con gli insetti della terra.
6 Riportato da Imam Bukhari (rahimahullah) (nr. 2192), dal hadith di Abdullah ibn ‘Umar (radiAllahu anhu).


Mi viene in mente la storia che ha portato il Sahaba (compagno del Profeta) Abu Hurayra ad avere questo nome. 


"Abu" in arabo significa "padre", ed è usato come kunya nel nome di qualcuno: una persona viene chiamata con una costruzione di "abu" più il nome del figlio, quindi "padre di..". 


Oltre a questo significato, "abu" può anche essere utilizzato metaforicamente, più che letteralmente, come è il caso appunto di Abu Hurayra (Allah sia soddisfatto di lui): "Hurayra" infatti è "gattina" (quindi "Abu Hurayra" si potrebbe tradurre come "quello della gattina"), e questo "soprannome" (nella forma "Abu Hirr") gli venne dato dal Profeta (Pace e Benedizioni su di lui) perchè questo compagno era spesso in compagnia di un gatto che aveva trovato e portato nella sua manica. 


3Umar Andrea


il Profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui) aveva un gatto e una volta si addormentò su di lui e per non svegliarlo taglio una parte della veste e Allah ne sa di più cercare insh'Allah


Ibn Omar che Allah sia soddisfatto di loro raccontò di aver incontrato dei giovani di Quraish, che avevano legato un uccello e gli stavano lanciando contro delle frecce, ed avevano promesso al proprietario dell'uccello di dargli tutte le frecce che non avevano beccato in pieno l'uccello. Ma quando videro Ibn Omar che si avvicinava, scapparono via. Ibn Omar chiese: “Chi ha fatto questo! Allah maledica chi ha fatto questo!” Il Messaggero di Allah (pace e benedizione su di lui) maledice chi utilizza un'anima come un obiettivo. Approvato da Al-Bukhari e Muslim.


Ibn Mas'ud (che Allah sia soddisfatto di lui) disse: “Eravamo con il Messaggero di Allah (pace e benedizione su di lui) in un viaggio e egli andò a fare qualcosa. Abbiamo visto un uccello con due pulcini, così abbiamo preso i due pulcini. L'uccello ha iniziato a tremare e il Profeta (pace e benedizione su di lui) è venuto e ha chiesto: "chi ha creato dolore a questo uccello, prendendo i suoi figli? Restituitegli i suoi figli!". Egli ha anche visto un formicaio che abbiamo bruciato e ha chiesto: "chi ha bruciato questo formicaio?" Abbiamo risposto: “Noi”. Egli ha poi detto: "nessuno deve torturare col fuoco, eccetto Dio che ha creato il fuoco". Narrato da Abu-Dawoud con una buona linea di narratori.


ho sentito un imam dire che dei musulmani avevano fatto un posto dove ci stavano i gatti o i cani randagi,abbandonati o come disse esattamente e portavano loro da mangiare e da bere Allahu a'lam


Al-A'râf


73. E ai Thamûd [inviammo] il loro fratello Sâlih. [Disse]: “O popol mio, adorate Allah. Per voi non c'è altro dio all'infuori di Lui. Ecco che vi è giunta una prova da parte del vostro Signore: ecco la cammella di Allah, un segno per voi. Lasciatela pascolare sulla terra di Allah e non le fate alcun male: scontereste un doloroso castigo.


infatti dico (ma gli fecero del male e vennero puniti)




sura il Sole


13. Il Messaggero di Allah aveva detto loro: “[Questa] è la cammella di Allah, [abbia] il suo turno per bere”*.


*[Il profeta Sâlih_ aveva stabilito che la cammella, che Allah (gloria a Lui l'Altissimo) aveva miracolosamente tratto da una roccia, avesse diritto di bere, un giorno su due, all'unica fonte di cui disponevano i Thamûd. In seguito, però, quelli rinnegarono il patto e uccisero la cammella, suscitando la collera e il castigo di Allah. (Vedi anche XI, 64)]


14. Lo tacciarono di impostura e le tagliarono i garetti: li annientò il loro Signore per il loro peccato,


15. senza temere [di ciò] alcuna conseguenza






'AbdAllah Ibn Ja'far (che Allah sia soddisfatto di lui) riferì che il Profeta (pace e benedizioni su di lui) entrò un giorno nel recinto di un giovane uomo Ansâr; vi trovò un cammello che si mise a gemere alla vista del Profeta (pace e benedizioni su di lui), con le lacrime che gli colavano dagli occhi. Il Profeta (pace e benedizioni su di lui) si avvicinò e gli diede qualche pacca sulla gobba, e ciò confortò la bestia. Poi il Profeta (pace e benedizioni su di lui) chiese chi fosse il suo proprietario. Il giovane si presentò e disse: "Oh Messaggero di Allah, questo cammello è mio". Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui) gli disse allora: "Non temi Allah riguardo a questo cammello, dopo che Egli te l'ha donato in possesso? Si è lamentato con me perché tu lo sovraccarichi e lo fai lavorare senza sosta" hadîth riportato dall'Imâm Ahmad nel suo Musnad



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