domenica 14 aprile 2013


LE COSE CHE ABBIAMO

Le cose che abbiamo ci sono state date non sono nostre,
dobbiamo usarle al meglio e non dobbiamo usarle in modo sbagliato,
se ci sono date e poi tolte dobbiamo accettarlo,rassegnarci sono tutte di Allah ed è Lui che ha il potere e domina ogni cosa, infatti ad esempio  ci sono anche anche cose che non ci sono mai state date o che ci sono date sempre.


Al baqara 

255 Allah! Non c'è altro dio che Lui, il Vivente, l'Assoluto. Non Lo prendon mai sopore né sonno. A Lui appartiene tutto quello che è nei cieli e sulla terra. Chi può intercedere presso di Lui senza il Suo permesso? Egli conosce quello che è davanti a loro e quello che è dietro di loro e, della Sua scienza, essi apprendono solo ciò che Egli vuole. Il Suo Trono è più vasto dei cieli e della terra, e custodirli non Gli costa sforzo alcuno. Egli è l'Altissimo, l'Immenso.


IL RACCONTO

60 Tutti i beni che vi sono stati concessi non sono che un prestito di questa vita, un ornamento per essa, mentre quello che è presso Allah è migliore e duraturo. Non comprendete dunque?

POI

77 Cerca, con i beni che Allah ti ha concesso, la Dimora Ultima. Non trascurare i tuoi doveri in questo mondo, sii benefico come Allah lo è stato con te e non corrompere la terra. Allah non ama i corruttori ».  

poi Sura Ar Rahman

26. Tutto quel che è sulla terra è destinato a perire,

27. [solo] rimarrà il Volto del tuo Signore, pieno di Maestà e di Magnificenza.

In un hadith il Profeta Muhammad -pace e benedizioni su di lui- ha detto è venuto Jibril e mi ha detto :<<O Muhammad,vivi quanto vuoi,dovrai morire.Ama quello che vuoi,lo dovrai lasciare, (Al Baihaqi)

poi continua ma ho detto ciò che mi serviva in questo discorso.



venerdì 12 aprile 2013


Per capire insh'Allah

A volte leggere solo il Corano,o un detto o dei detti(hadiths)
del profeta Muhammad(pace e benedizioni su di lui)non basta a capire in modo giusto ciò che è scritto,bisognerebbe leggere o sentire dei veri sapienti che spiegano il vero significato,anche nel caso che a te o ad altra gente sembra di avere capito ciò che è stato letto.

OMICIDI VOLONTARI E INVOLONTARI NEL CORANO

(Le Donne)

92. Il credente non deve uccidere il credente, se non per errore. Chi, involontariamente, uccide un credente, affranchi uno schiavo credente e versi alla famiglia [della vittima] il prezzo del sangue, a meno che essa non vi rinunci caritatevolmente. Se il morto, seppur credente, apparteneva a gente vostra nemica, venga affrancato uno schiavo credente. Se apparteneva a gente con la quale avete stipulato un patto, venga versato il prezzo del sangue alla [sua] famiglia e si affranchi uno schiavo credente. E chi non ne ha i mezzi, digiuni due mesi consecutivi per dimostrare il pentimento davanti ad Allah. Allah è sapiente, saggio.

93. Chi uccide intenzionalmente un credente, avrà il compenso dell'Inferno, dove rimarrà in perpetuo. Su di lui la collera e la maledizione di Allah e gli sarà preparato atroce castigo.

Hadith del profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui)

Narrò al-Ahnaf figlio di Qays: Andai in soccorso di quell'uomo aggredito e incontrai Abu Bakr, che mi disse: Dove vai? Ad aiutare quell'uomo, risposi. E lui:Torna indietro, perché ho sentito dire all'Inviato di Allah - Allah lo benedica e gli dia eterna salute - Quando due Musulmani si affrontano, armati di spada, l'ucciso e l'uccisore andranno all'Inferno . Io gli dissi allora: Questo per l'uccisore, Inviato di Allah, ma perché per l'ucciso? Rispose: "Perché bramava uccidere il suo compagno. 



Al-Mâ'ida

27 Racconta loro, in tutta verità, la storia dei due figli di Adamo, quando offrirono [ad Allah] un sacrificio, ed ecco che l'offerta di uno fu accettata e quella dell'altro no. Questi disse: «Ti ucciderò certamente! ».

Rispose il fratello:« Allah accetta solo da parte di coloro che Lo temono.

28 Se alzerai la mano contro di me per uccidermi, io non l'alzerò su di te: io temo Allah, il Signore dei mondi.

29 Voglio che tu ti addossi il mio peccato e il tuo, e allora sarai tra i compagni del Fuoco. Questa è la ricompensa per gli ingiusti ».

30 La sua passione lo spinse ad uccidere il fratello. Lo uccise e divenne uno di coloro che si sono perduti.


La Caverna

74 Continuarono insieme e incontrarono un giovanetto che [quello] uccise. Insorse [Mosè]: « Hai ucciso un incolpevole, senza ragione di giustizia? Hai certo commesso un'azione orribile».   

poi

80 Il giovane aveva padre e madre credenti, abbiamo voluto impedire che imponesse loro ribellione e miscredenza  

81 e abbiamo voluto che il loro Signore desse loro in cambio [un figlio] più puro e più degno di affetto.  


Il racconto

15 Avvenne che, entrando in città in un momento di disattenzione dei suoi abitanti, trovò due uomini che si battevano, uno era dei suoi e l'altro uno degli avversari. Quello che era dei suoi gli chiese aiuto contro l'altro dell'avversa fazione: Mosè lo colpì con un pugno e lo uccise. Disse [Mosè]: « Questa è certamente opera di Satana! E' davvero un nemico, uno che svia gli uomini». 

16 Disse: « Signore, ho fatto torto a me stesso, perdonami! » Gli perdonò, Egli è il Perdonatore, il Misericordioso. 

17 Disse: « Mio Signore, grazie ai favori che mi hai elargito, non sarò mai un alleato degli iniqui»

Da Shuhayb (che Allah l'Altissimo sia soddisfatto di lui):
Il Messaggero di Allah (che Allah lo benedica e l'abbia in Gloria) disse:
Tra coloro che furono prima di voi c'era un re, che aveva al suo servizio un mago; questi, quando divenne vecchio, propose al re: "Io ormai sono diventato vecchio; mandami un ragazzo, cui insegni la magia". Ed egli gli mandò un ragazzo da istruire. Questi era per via, quando passò per la stessa strada un monaco: gli si sedette accanto per ascoltare il suo discorso; e prese l'abitudine, quando andava dal mago, d'incontrarsi col monaco e di sedergli accanto; quando arrivava dal mago, questi lo bastonava; se ne lamentò col monaco, che gli suggerì: "Quando hai paura del mago digli: 'I miei mi hanno trattenuto'; e quando hai paura dei tuoi, di' loro: 'Il mago mi ha trattenuto'.". E mentre egli si trovava in questa situazione, ecco che un giorno si imbatté in una bestia enorme, che bloccava la gente, e si disse: "Oggi saprò se è superiore il mago, o se lo è il monaco". Prese una pietra, e disse: "Mio Dio, se lo stato del monaco Ti è più caro di quello del mago, uccidi questa bestia, sì che la gente possa passare". Tirò alla bestia, e la uccise; e la gente passò. Egli si recò dal monaco e lo informò dell'accaduto, ed egli gli disse: "Figlio mio, oggi tu sei stato superiore a me, e già sta capitando quello che pensavo, del tuo stato, e sarai messo alla prova; e quando sarai messo alla prova, non indicare me".
Il ragazzo guariva il cieco e il lebbroso, e curava la gente di ogni malanno. Un cortigiano del re, che era diventato cieco, ne ebbe sentore, e si recò da lui con molti doni, dicendo: "Tutto quello che c'è qui, l'ho messo insieme per te, se tu mi guarirai". Rispose: "Io non guarisco nessuno; Allah l'Altissimo soltanto guarisce, e se tu credi in Allah l'Altissimo, pregherò Allah , ed Egli ti guarirà". E quegli credette in Allah l'Altissimo, e Allah l'Altissimo lo guarì. E si recò dal re, e si sedette al suo cospetto com'era solito fare; il re gli chiese: "Chi ti ha reso la vista?". Egli rispose: "Il mio Signore". Chiese: "Hai forse un altro Signore oltre a me?". Egli ribatté: "Signore mio e Signore tuo è Allah". Egli allora lo mise alle strette e non cessò di tormentarlo finché indicò il ragazzo; si mandò a chiamare il ragazzo, e il re gli disse: "Figliolo, m'è giunta notizia della tua magia, e del fatto che guarisci il cieco e il lebbroso, e di quello che vai facendo". Il ragazzo rispose: "Io non guarisco nessuno; Allah l'Altissimo soltanto guarisce". Il re lo mise alle strette, e non cessò di tormentarlo finché non indicò il monaco; si mandò per il monaco, cui fu ingiunto: "Recedi dalla tua Religione". Rifiutò. Gli fu fissata la sega nel bel mezzo del capo, che fu segato finché ne caddero le due parti. Poi fu fatto venire il ragazzo, cui fu ingiunto: "Recedi dalla tua Religione". Rifiutò. Il re lo consegnò ad una brigata di suoi compagni, cui ordinò: "Andate con lui al tal monte, e saliteci insieme sulla vetta". Il ragazzo pregò: "Mio Dio, proteggimi da loro nel modo che vuoi": e la montagna tremò sotto di loro, ed essi caddero giù. Egli se ne tornò dal re, che gli chiese: "Che fine hanno fatto i tuoi compagni?". Egli rispose: "Allah l'Altissimo mi ha liberato di loro". Allora lo consegnò ad un'altra brigata di suoi compagni, cui ordinò: "Andatevene con lui, e portatelo su un grande vascello, e andateci in alto mare; e se recede dalla sua Religione, bene; altrimenti buttatelo giù". Se ne andarono con lui, che pregò: "Mio Dio, liberami da loro nel modo che vuoi". E la nave si capovolse con loro dentro, ed essi affogarono; e il ragazzo se ne tornò dal re, che gli chiese: "Che fine hanno fatto i tuoi compagni?". Rispose: "Allah l'Altissimo me ne ha liberato"; e aggiunse, rivolto al re: "Non riuscirai a uccidermi, finché non avrai fatto quello che ti avrò detto"; "E cioè?". Il ragazzo disse: "Riunirai il popolo su un solo luogo elevato, e mi legherai ad un tronco di palma; quindi, prendi una freccia dalla mia faretra, piazza la freccia al centro dell'arco, e di': 'Nel nome di Allah, Signore del ragazzo'; quindi, scocca: se farai così, mi ucciderai". 
Il re radunò il popolo su un solo luogo elevato, legò il ragazzo ad un tronco di palma, prese una freccia dalla sua faretra, la piazzò al centro dell'arco, e pronunziò la formula: "Nel nome di Allah, Signore del ragazzo", quindi scoccò, e la freccia s'infisse nella tempia del ragazzo, che vi portò la mano, e morì.
Il popolo disse: "Crediamo nel Signore del ragazzo"; andarono dal re, e gli dissero: "Hai visto che è successo ciò che avevi paventato? Per Allah, la tua prevenzione è ricaduta su di te, e il popolo ormai crede". Allora ordinò che si scavassero dei fossati agli imbocchi delle strade; furono scavati e vi si accesero dei fuochi, ed egli decretò: "Chi non recederà dalla sua Religione, gettatevelo dentro [oppure: Gli si dica: "Buttati!"]; e così fecero, finché venne una donna che aveva con sé il suo bambino, ed esitava a gettarsi nel fuoco, e il bambino le disse: "Madre mia, sii forte, giacché tu sei secondo il Vero".

  L'Imâm Ahmad narrò nel suo Musnad (e una simile narrazione si trova in Ibn Majah), che Ibn ‘Abbâs (r) riferì che il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui) disse:
«La notte durante cui fui trasportato (in Cielo), mi giunse una fragranza gradevole, al che io chiesi: "O Jibrîl (Gabriele)! Cos'è questa fragranza gradevole?", ed egli rispose: "Questa è la fragranza della parrucchiera della figlia del Faraone, e dei figli [della parrucchiera]". Io chiesi: "Qual è la sua situazione?", ed egli rispose: "Un giorno, mentre stava pettinando i capelli della figlia del Faraone, il pettine le cadde dalle mani, quindi lei disse: 'In nome di Allah'. La figlia del Faraone chiese: '[Vuoi dire] mio padre?". Lei rispose: "No, piuttosto il mio Signore, e il Signore di tuo padre è Allah ". Lei chiese: "Posso dirgli questo?". (La parrucchiera) rispose: "Sì"»
L'hadîth prosegue a descrivere come Faraone fece riscaldare un'enorme pentola di ottone, e fu ordinato che la parrucchiera e i suoi figli vi fossero piazzati dentro. Lei chiese ed ottenne da Faraone che le sue ossa e quelle dei suoi figli fossero riunite in un unico pezzo di stoffa e bruciate. I suoi figli furono gettati nel calderone uno ad uno di fronte ai suoi occhi, finché fu il turno di un neonato, e lei sembrava esitare per via di lui, ma il piccolo disse: «O madre! Salta dentro, in quanto la tortura in questo mondo è più leggera della punizione dell'Aldilà». Quindi la donna vi saltò dentro.

I narratori della catena di trasmissione (nella versione di Ahmad) sono attendibili, a parte Abu 'Umar ad-Darîr, che era considerato veritiero da Adh-Dhahabi e Abu Hatim ar-Razi; Ibn Hibban lo considerava attendibile.

Secondo questo hadîth, il bambino fu fatto parlare (da Allah), così come il bambino della storia precedente (hadîth di Muslim), dicendo a sua madre di saltare nel fuoco, indicando la virtù di questa azione.





Genitori,fratelli,sorelle,parenti,conoscenti che non credono

As Salamu Alaycum 

Voglio dire che provo tantissima compassione,e sto forse peggio di chi prova cordoglio,e sono desolato per quelle persone che hanno il padre la madre,il fratello o la sorella,o i parenti,gli amici o le persone che conoscono che non credono,come sento il dolore per lo stesso motivo solo che riguarda me e non voi, però la cosa bella in queste brutte è che noi crediamo,per me questo insh'Allah è un modo con cui Allah mi consola,è anche a voi vi può confortare così insh'Allah,nonostante la propria afflizione,ci si rassegna così è accettare il volere di Allah (subhanaHu wa Ta' Ala),il destino,poi pensate che loro non credono e potranno credere Insh'Allah,e pensate che se non crederanno come faraone,il figlio di Noè non credette,il padre di Abramo non ha creduto,la moglie di lot,anche e il profeta Muhammad (pace e benedizioni su di lui) ebbe uno zio che non credette,ed anche i suoi genitori.Spero insh'Allah desiderandolo tanto,che quelle persone che ho detto diventino credenti,come i maghi andati da faraone,la principessa Bilqist,lei è nominata nel Corano,come Omar ibn al Khattab (che Allah sia soddisfatto di lui),la moglie di faraone Aysa,come tutti i convertiti.  

Nel Corano ci sono alcuni versetti da cui si può sapere che Allah -azza wa jall- che può fare credere oppure no.

Corano 

La Giovenca

272 Non sta a te guidarli, ma è Allah che guida chi vuole. E tutto quello che darete nel bene sarà a vostro vantaggio, se darete solo per tendere al Volto di Allah. E tutto quello che darete nel bene vi sarà restituito e non subirete alcun torto.

sura Yunus

99 Se il tuo Signore volesse,tutti coloro che sono sulla terra crederebbero.Sta a te costringerli ad essere credenti?

100 Nessuno può credere, se Allah non lo permette

Sura il tuono

31. Se ci fosse una recitazione che smuovesse le montagne, fendesse la terra e facesse parlare i morti... Invero l'ordine di tutte le cose appartiene ad Allah! Non vedono i credenti che Allah, se volesse, potrebbe guidare tutti gli uomini sulla retta via? E i miscredenti saranno colpiti da un cataclisma, compenso del loro agire, o [la disgrazia] sarà prossima alle loro case, finché si realizzi la promessa di Allah. In verità Allah non manca alla promessa.


Il racconto

56. Non sei tu che guidi coloro che ami*: è Allah che guida chi vuole Lui. Egli ben conosce coloro che sono ben guidati.

(La Consultazione ) 

8. Se Allah avesse voluto, avrebbe fatto [degli uomini] un'unica comunità. Ma Egli lascia entrare chi vuole nella Sua misericordia. Gli ingiusti non avranno né patrono né alleato.

Allahu a'lam


Dèmoni che non possono origliare

Al-Hijr

16. In verità, ponemmo costellazioni nel cielo e lo abbellimmo per coloro che lo osservano.

17. E lo proteggiamo da ogni demone lapidato.

18. Se uno di loro cerca di origliare, un folgorante bolide lo insegue.


I poeti

210. Non sono i diavoli che l' hanno fatto scendere:

211. ché Esso non si addice loro, e neppure avrebbero potuto [produrlo],

212. poiché invero sono esclusi dall'ascolto.


i ranghi

6. Invero abbiamo ornato di stelle il cielo più vicino,

7. per proteggerlo contro ogni diavolo ribelle.

8. Non potranno origliare il Supremo Consesso (saranno bersagliati da ogni lato

9. e scacciati: avranno il castigo perpetuo)

10. eccetto colui che ne afferri un dettaglio*, ma lo inseguirà allora un bolide fiammeggiante.

*[eccetto colui...”: trad. lett.; si ricollega al “non potranno origliare” del vers. 8]


La Sovranità


5. Invero abbellimmo di luminarie il cielo più vicino, e ne abbiamo fatto strumenti per lapidare i dèmoni*, per i quali abbiamo preparato la Fiamma.

 *[Vedi XV, 18 e XXXVII, 10]



I Dèmoni

8. Invero abbiamo sfiorato il cielo, ma lo abbiamo trovato munito di temibili guardiani e di bolidi fiammeggianti.

9. Ci sedevamo [un tempo] in sedi appropriate, per ascoltare. Ma ora chi vuole 
origliare trova un bolide fiammeggiante in agguato.


Narrò il figlio di Abbas: Mentre l'Inviato di Allah - Allah lo benedica e gli dia eterna salute - andava con un gruppo di Compagni alla fiera di Ukaz, sorse fra i demoni e le notizie del Cielo una barriera e furono lanciate contro i ginn stelle cadenti. Tornarono indietro e furono interrogati:

Che cosa avete?

Siamo separati dalle notizie del Cielo ,e lanciano stelle cadenti teatro di noi.

Rispose Satana:

C'è forse qualche novità?

Percorsero allora il levante e il ponente della terra, e quelli di loro che andavano in direzione della Tihamah s'imbatterono a Nahlah nell'Inviato di Allah - Allah lo benedica e gli dia eterna salute - il quale stava eseguendo con i Compagni la preghiera dell'alba. Appena i ginn udirono e ascoltarono il Corano, esclamarono: Era questo che ci separava dalle notizie del Cielo. Tornarono dal loro popolo e dissero:

Udite, o gente nostra! Noi abbiamo udito, invero, una recitazione meravigliosa, che guida alla via retta; perciò noi crediamo in essa, né assoceremo al nostro Signore alcun essere (LXXII, 1-2).

Per questo Allah fece scendere sul suo Profeta - Allah lo benedica e gli dia eterna salute - Di: È stato rivelato a me che una compagnia di ginn.. (LXXII, 1), anzi gli fu rivelato anche quel che dissero i ginn.

Aisha (che Allah sia soddisfatto di lei) raccontò: «Alcune persone interrogarono il Profeta (pace e benedizini su di lui) a proposito degli indovini, Egli rispose: “Non sanno nulla.”,replicarono: “O Profeta, talvolta essi prevedono cose che avverranno”. Riprese: “È una parola proveniente da Allàh che un jinn raccoglie al volo e suggerisce all’orecchio dell’indovino, il quale, a sua volta, racconta, con questa parola, mille frottole.”», riportato da Bukhari e Muslim.

Aisha (che Allah sia soddisfatto di lei) riferì anche: «Sentii il Messaggero dire: “Gli angeli scendono dalle nuvole e ricordano una cosa già decretata da Allàh (Gloria a Lui L'Altissimo), Satana furtivamente l’ascolta e la ispira all’indovino che la racconta a sua volta con cento sue bugie.”», riferito da Bukhari.

domenica 31 marzo 2013

L'intenzione


Abu Hafs Omar ibn al-Khattab (Allah si compiaccia di lui) ha detto: 
Ho sentito dire al messaggero di Allah (pace su di lui): 
"Le azioni valgono secondo le intenzioni ed ogni uomo avrà secondo il suo intento. Chi emigra per Allah e il suo messaggero sappia che la sua emigrazione vale come fatta per Allah e il suo messaggero; mentre chi emigra per avere dei benefici materiali o per sposare una donna, sappia che la sua emigrazione vale per lo scopo per cui è emigrato."

riferito da Imam Bukhari e Imam Muslim

Narrò al-Ahnaf figlio di Qays: Andai in soccorso di quell'uomo aggredito e incontrai Abu Bakr, che mi disse: Dove vai? Ad aiutare quell'uomo, risposi. E lui:Torna indietro, perché ho sentito dire all'Inviato di Allah - Allah lo benedica e gli dia eterna salute - Quando due Musulmani si affrontano, armati di spada, l'ucciso e l'uccisore andranno all'Inferno . Io gli dissi allora: Questo per l'uccisore, Inviato di Allah, ma perché per l'ucciso? Rispose: "Perché bramava uccidere il suo compagno. 


Il Profeta  (pace e benedizioni su di lui) disse : "Allah Altissimo dice: "Se un mio servo vuole commettere un peccato non gli va ascritto finchè non l'abbia compiuto, se lo esegue registrateglielo con un suo corrispondente castigo, ma se vi rinuncia per timore di Me, registrateglielo come buona opera; se nutre l'intenzione di una buona opera e non la compie iscrivetegliela pure come opera buona; e se la esegue iscrivetegliela aggiungendole da dieci a settecento suoi equivalenti." (Bukhari n° 7062)



Abu Sa'id ibn Sa'd ibn Malik ibn Sinan al-Khudri (radiyallahu `anhu) ha riportato che il Profeta di Allah (sallallahu `alayhi wa sallam) ha detto: 
"Tra coloro [che vissero] prima di voi vi fu un uomo che aveva ucciso novantanove persone. Egli chiese chi fosse la persona più sapiente al mondo e fu indirizzato ad un monaco. Andò da questi e disse che aveva ucciso novantanove persone e chiese se il pentimento fosse possibile per lui. Il monaco disse: "No", così lo uccise e fu il centesimo. Poi chiese di nuovo chi fosse l'uomo più sapiente al mondo, e fu indirizzato ad un uomo di conoscenza. Gli disse che aveva ucciso cento persone, e gli chiese se il pentimento fosse possibile per lui. L'uomo disse: "Sì, chi può frapporsi tra te ed il pentimento? Vai in questa terra tal-dei-tali, in cui vi sono alcune persone che adorano Allah l'Onnipotente: adora Allah assieme a loro e non tornare al tuo paese: è un luogo malvagio". Così, andò, e quand'era a metà strada, morì. Gli angeli della misericordia e gli angeli del castigo iniziarono a discutere su di lui. Gli angeli della misericordia dissero: "E' venuto in pentimento, con il suo cuore volto ad Allah l'Onnipotente". Gli angeli del castigo dissero: "Non ha compiuto nemmeno una buona azione". Arrivò un angelo in forma umana ed essi lo appuntarono come arbitratore tra loro. Questi disse: "Misurate la distanza tra i due paesi, e a quello a cui egli è più vicino, quello è il paese a cui appartiene". Lo misurarono e trovarono che era più vicino alla terra verso cui stava andando, così gli Angeli della misericordia lo presero".[Bukhari e Muslim] 

Il profeta Mosè (pace su di lui) ha ucciso una persona senza intenzione quindi non ha avuto  colpa della sua morte.

Da Abû Hurayrah,che Allâh sia soddisfatto di lui, che disse: «Ho udito l’Inviato di Allâh, la Grazia e la Pace divine siano su di lui, che diceva:
“La prima persona che sarà condannata il Giorno della Resurrezione sarà un uomo che è morto martire, e sarà condotto (alla presenza di Allâh), quindi Egli gli farà conoscere i Suoi favori e (l’uomo) li riconoscerà. Egli dirà: ‘E che cosa ne hai fatto?’ Dirà: ‘Ho combattuto per Te fino a che sono morto martire’. Egli dirà: ‘Menti, ed invece hai combattuto perché si dicesse: “E’ un coraggioso”, e così è stato detto’. Poi verrà ordinato che sia trascinato per la faccia fino a venire gettato nell’Inferno.
Ed un uomo che ha studiato la scienza e l’ha inse gnata, e che recitava il Corano, e sarà condotto (alla presenza di Allâh) quindi Egli gli farà conoscere i Suoi favori e (l’uomo) li riconoscerà. Egli dirà: ‘E che cosa ne hai fatto?’ Dirà: ‘Ho studiato la scienza e l’ho insegnata, ed ho recitato per Te il Corano’. Egli dirà: ‘Menti, ed invece hai studiato la scienza perché si dicesse: “E’ un sapiente”, ed hai recitato il Corano perché si dicesse: “Egli è un recitatore”, e così è stato detto’. Poi verrà ordinato che sia trascinato per la faccia fino a venire gettato nell’Inferno.
Ed un uomo con cui Allâh è stato munifico ed a cui ha donato tutti i tipi di ricchezze, e sarà condotto (alla presenza di Allâh) quindi Egli gli farà conoscere i Suoi favori e (l’uomo) li riconoscerà. Egli dirà: ‘E che cosa ne hai fatto?’ Dirà: ‘Non ho trascurato alcun modo in cui desideri si elargisca, senza aver elargito in quel modo per Te’. Egli dirà: ‘Menti, ed invece l’hai fatto perché si dicesse: “Egli è generoso”, e così è stato detto’. Poi verrà ordinato che sia trascinato per la faccia e verrà gettato nell’Inferno”».

Se una persona cercherà o chiederà sinceramente ad Allah il martirio,
sarà come se morirà così anche se morirà nel proprio letto.

PRIMA DI FARE IL DIGIUNO CI VUOLE L'INTENZIONE E COSì PER OGNI COSA,
E SO ANCHE CHE SE DURANTE IL DIGIUNO SI HA INTENZIONE DI INTERROMPERLO
IL DIGIUNO NON è PIù VALIDO ALLAH NE SA DI PIù

Una mia intenzione era spiegare e fare capire insh'Allah quanto è importante la propria volontà e avere un buon proposito.

La fratellanza


La fratellanza

La giovenca 

220 su questa vita e sull'altra. E ti interrogano a proposito degli orfani. Di': "Far loro del bene è l'azione migliore. E se vi occupate dei loro affari, considerate che sono vostri fratelli! ". Allah sa distinguere chi semina il disordine da chi fa il bene. Se Allah avesse voluto, vi avrebbe afflitti. Egli è potente e saggio!


Al Imran

103. Aggrappatevi tutti insieme alla corda di Allah e non dividetevi tra voi e ricordate la grazia che Allah vi ha concesso: quando eravate nemici è Lui che ha riconciliato i cuori vostri e per grazia Sua siete diventati fratelli. E quando eravate sul ciglio di un abisso di fuoco, è Lui che vi ha salvati.

Se poi si pentono, eseguono la salat e pagano la zakat, siano vostri fratelli nella religione. Così dettagliammo i Nostri Segni per gente che comprende. Corano, At-Tawba, 11.

In verità i credenti sono fratelli… (Corano XLIX. Al-Hujurat (Le Stanze Intime), 10)


Coloro che verranno dopo di loro diranno: "Signore, perdona noi e i nostri fratelli che ci hanno preceduto nella fede, e non porre nei nostri cuori alcun rancore verso i credenti. Signor nostro, Tu sei dolce e misericordioso" (Corano LIX. Al-Hashr (L'Esodo), 10)

Secondo Abu Hamza Anas ibn Malek (Allah si compiaccia di lui), servo del messaggero di Allah (pace su di lui) ,il profeta ha detto: 

"Nessuno di voi è credente se non desidera per il fratello ciò che desidera per sé stesso"

riferito da al-Bukhari e Muslim

E simile a questo è arrivato in un altro hadith: "I Credenti sono come un corpo unico, se un singolo arto sente dolore, poi tutto il corpo soffrirà insieme ad essa soffre con febbre e insonnia."

{I credenti, nel loro amore, misericordia e benevolenza gli uni con gli altri sono come un corpo: se qualunque parte è malata, il corpo intero condivide l'insonnia e la febbre.}
1) Narrato in Saheeh Al-Bukhari, #2586 e Saheeh Muslim, #6011.

Secondo Abu Huraria (Allah si compiaccia di lui) il Profeta (pace e benedizioni su di lui) ha detto:

"<Chi solleva un credente da una pena terrena, Allah lo solleverà da una pena nel Giorno del Giudizio. Chi agevola una persona bisognosa, Allah lo agevolerà in questo mondo e nell'altro. Chi è indulgente verso un musulmano, Allah sarà indulgente con lui in questo mondo e nell'altro. Allah viene in aiuto del suo servo nella misura in cui questi viene in aiuto del fratello. Chi segue una via per arrivare alla conoscenza, Allah gliene renderà facile una per il Paradiso. Ogni volta che un gruppo di persone si riunisce in una Casa di Allah per recitare il Suo Libro e studiarlo insieme, la pace divina scende su di loro, la misericordia li avvolge, gli angeli li circondano eAllah li annovera tra coloro che sono con Lui. Chi resta indietro ( 1 ) per le sue azioni, non andrà avanti per il suo lignaggio>."

i profeti sono fratelli disse il profeta Muhammad in un detto Allahu a'lam

il credente rispetto a un altro credente è come una parte di un edificio che sostiene l'altra parte

Secondo Abu Huraria (Allah si compiaccia di lui), il Messaggero di Allah (pace su di lui) ha detto: "Non invidiatevi l'un l'altro; non maggiorate i prezzi; non odiatevi l'un l'altro; non voltate le spalle l'uno all'altro e non siate venali, ma siate fratelli, o servi di Allah! Il musulmano è fratello del musulmano: non lo opprime nè lo abbandona, non lo inganna né lo disprezza. Qui sta la devozione - e accennò per tre volte al petto. E' male per un uomo disprezzare il fratello musulmano. Tutto ciò che possiede il musulmano è inviolabile per un altro musulmano: il suo sangue, i suoi beni e il suo onore." 

riferito da Muslim