venerdì 12 aprile 2013


Dèmoni che non possono origliare

Al-Hijr

16. In verità, ponemmo costellazioni nel cielo e lo abbellimmo per coloro che lo osservano.

17. E lo proteggiamo da ogni demone lapidato.

18. Se uno di loro cerca di origliare, un folgorante bolide lo insegue.


I poeti

210. Non sono i diavoli che l' hanno fatto scendere:

211. ché Esso non si addice loro, e neppure avrebbero potuto [produrlo],

212. poiché invero sono esclusi dall'ascolto.


i ranghi

6. Invero abbiamo ornato di stelle il cielo più vicino,

7. per proteggerlo contro ogni diavolo ribelle.

8. Non potranno origliare il Supremo Consesso (saranno bersagliati da ogni lato

9. e scacciati: avranno il castigo perpetuo)

10. eccetto colui che ne afferri un dettaglio*, ma lo inseguirà allora un bolide fiammeggiante.

*[eccetto colui...”: trad. lett.; si ricollega al “non potranno origliare” del vers. 8]


La Sovranità


5. Invero abbellimmo di luminarie il cielo più vicino, e ne abbiamo fatto strumenti per lapidare i dèmoni*, per i quali abbiamo preparato la Fiamma.

 *[Vedi XV, 18 e XXXVII, 10]



I Dèmoni

8. Invero abbiamo sfiorato il cielo, ma lo abbiamo trovato munito di temibili guardiani e di bolidi fiammeggianti.

9. Ci sedevamo [un tempo] in sedi appropriate, per ascoltare. Ma ora chi vuole 
origliare trova un bolide fiammeggiante in agguato.


Narrò il figlio di Abbas: Mentre l'Inviato di Allah - Allah lo benedica e gli dia eterna salute - andava con un gruppo di Compagni alla fiera di Ukaz, sorse fra i demoni e le notizie del Cielo una barriera e furono lanciate contro i ginn stelle cadenti. Tornarono indietro e furono interrogati:

Che cosa avete?

Siamo separati dalle notizie del Cielo ,e lanciano stelle cadenti teatro di noi.

Rispose Satana:

C'è forse qualche novità?

Percorsero allora il levante e il ponente della terra, e quelli di loro che andavano in direzione della Tihamah s'imbatterono a Nahlah nell'Inviato di Allah - Allah lo benedica e gli dia eterna salute - il quale stava eseguendo con i Compagni la preghiera dell'alba. Appena i ginn udirono e ascoltarono il Corano, esclamarono: Era questo che ci separava dalle notizie del Cielo. Tornarono dal loro popolo e dissero:

Udite, o gente nostra! Noi abbiamo udito, invero, una recitazione meravigliosa, che guida alla via retta; perciò noi crediamo in essa, né assoceremo al nostro Signore alcun essere (LXXII, 1-2).

Per questo Allah fece scendere sul suo Profeta - Allah lo benedica e gli dia eterna salute - Di: È stato rivelato a me che una compagnia di ginn.. (LXXII, 1), anzi gli fu rivelato anche quel che dissero i ginn.

Aisha (che Allah sia soddisfatto di lei) raccontò: «Alcune persone interrogarono il Profeta (pace e benedizini su di lui) a proposito degli indovini, Egli rispose: “Non sanno nulla.”,replicarono: “O Profeta, talvolta essi prevedono cose che avverranno”. Riprese: “È una parola proveniente da Allàh che un jinn raccoglie al volo e suggerisce all’orecchio dell’indovino, il quale, a sua volta, racconta, con questa parola, mille frottole.”», riportato da Bukhari e Muslim.

Aisha (che Allah sia soddisfatto di lei) riferì anche: «Sentii il Messaggero dire: “Gli angeli scendono dalle nuvole e ricordano una cosa già decretata da Allàh (Gloria a Lui L'Altissimo), Satana furtivamente l’ascolta e la ispira all’indovino che la racconta a sua volta con cento sue bugie.”», riferito da Bukhari.

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