giovedì 7 giugno 2012

Gente pronta al martirio subito dopo essere diventata musulmana da miscredente




come correlato da Anas (radiyallaahu 'anhu), ''Una volta il Messaggero di Allah (sallallaahu 'alayhi wa sallam) e i suoi Compagni procedevano verso Badr e vi giunsero prima dei miscredenti di Mecca. Quando i miscredenti arrivarono, il Messaggero di Allah (sallallaahu 'alayhi wa sallam) disse,''Nessuno di voi dovrebbe procedere davanti a me in nulla.'' I miscredenti allora avanzarono verso di noi, e il Messaggero di Allah (sallallaahu 'alayhi wa sallam) disse, ''Sollevatevi per entrare in Paradiso, la cui larghezza è pari al cielo e la terra.'' 'Umayr Ibnul-Humaam al-Ansaari (radiyallaahu 'anhu) disse,''O Messaggero di Allah! La larghezza del Paradiso è uguale a quella del cielo e della terra?" Egli (sallAllahu 'alayhi wa sallam) disse,''Sì'' 'Umayr allora esclamò parole di stupore ed emozione, cosi' il Messaggero di Allah (sallallaahu 'alayhi wa sallam) gli chiese,''Che cos'è che ti ha fatto dire queste parole di stupore e di emozione?'' Egli rispose, ''O Messaggero di Allah! Nient'altro che il desiderio di essere tra i suoi abitanti.'' Il Messaggero di Allah (sallallaahu 'alayhi wa sallam) poi disse: ''Sarai certamente tra i suoi abitanti.'' Cosi' 'Umayr prese alcuni datteri dalla sua borsa e cominciò a mangiarli. Poi disse,''Se vivessi fino a quando ho finito di mangiare tutti i datteri, allora questa vita sarebbe davvero troppo lunga.'' Getto' via i datteri che gli erano rimasti e lotto' fino a che fu ucciso.'' [1]



Questa fu anche la posizione assunta negli ultimi tempi, Abu Moosaa al-Ash'ari (radiyallaahu 'anhu), mentre era in presenza del suo nemico, narro', il Messaggero di Allah (sallallaahu 'alayhi wa sallam) disse, ''In effetti, le porte del Paradiso sono all'ombra delle spade.'' Un uomo che si trovava in una condizione misera si alzò e disse: ''Abu Moosaa! Hai sentito questo dal Messaggero di Allah (sallallaahu 'alayhi wa sallam)? Così egli disse, 'Sì' torno' dal suo amico e disse: '' ti offro il Salaam (un saluto di pace d'addio).'' Poi ruppe il fodero della spada, lo gettò via, si precipitò nella folla nemica e combatté fino a quando fu ucciso.''[2], [3]


Al araf


117 Noi ispirammo a Mosè: « Getta la tua verga». E quella inghiottì tutto quello che avevano fabbricato.


118 Così si affermò la verità e vanificò quello che avevano fatto.


119 Furono sconfitti e sembravano umiliati.


120 Allora i maghi si prosternarono.


121 E dissero: « Crediamo nel Signore dei mondi,


122 il Signore di Mosè e di Aronne». 


123 « Vorreste credere prima che ve ne dia il permesso? - disse Faraone -


Si tratta certo di una congiura che avete ordito nella città per scacciarne gli abitanti.Ebbene, presto saprete:


124 vi farò tagliare mani e piedi alternati, quindi vi farò crocifiggere tutti ».


125 Dissero: « In verità siamo pronti a tornare al nostro Signore;


126 ti vendichi su di noi solo perché abbiamo creduto ai segni del nostro Signore quando essi ci sono giunti. O Signore, concedici la sopportazione e facci morire [a Te] sottomessi 




sura Ta ha


70. I maghi caddero in prosternazione e dissero: “Crediamo nel Signore di Aronne e di Mosè”.


71. Disse [Faraone]: “Crederete in lui, prima che io ve lo permetta? È certo lui il vostro maestro che vi ha insegnato la magia. Vi farò tagliare mani e piedi alternati e vi farò crocifiggere a tronchi di palma e capirete chi di noi è più duro e pertinace nel castigo”.


72. Dissero: “Non ti potremmo mai preferire a quello che ci è stato provato e a Colui Che ci ha creati. Attua pure quello che hai deciso. Le tue decisioni non riguardano che questa vita!


73. In verità noi crediamo nel nostro Signore, ché ci perdoni i nostri peccati e la magia che ci hai imposto. Allah è migliore e duraturo”.




I Poeti


46 Allora i maghi si gettarono in prosternazione


47 dicendo: « Crediamo nel Signore dei mondi,


48 il Signore di Mosè e di Aronne».


49 Disse [Faraone]: « Crederete in Lui prima che io ve lo permetta? In verità è lui il vostro gran maestro, colui che vi ha insegnato la magia! Presto imparerete [a vostre spese] : vi farò tagliare mani e piedi alternati e vi farò crocifiggere tutti quanti ».


50 Risposero : « Non sarà un male: al nostro Signore faremo ritorno.


51 Bramiamo che il nostro Signore perdoni i nostri peccati per essere stati i primi a credere».




e forse anche questo compagno del profeta
copiato dalla storia dei sahabi


Amr (che Allah sia soddisfatto di lui) gustò presto la dolcezza dell'Iman (fede) nell'Unico Vero Dio (Allah  Gloria a Lui L'Altissimo)). Continuava, però, a
provare dolore e angoscia al pensiero di ogni momento che aveva trascorso nello 'shirk'. Accettò la nuova
religione in modo totale, ponendo se stesso, la sua ricchezza ed i suoi figli al servizio di Allah -gloria a Lui
l'Altissimo- e del Suo Profeta -pace e benedizioni su di lui.
La grandezza della sua devozione fu resa evidente durante il periodo della battaglia di Uhud.
Amr (che Allah sia soddisfatto di lui) vide suoi tre figli prepararsi per la battaglia. Guardò i tre giovani uomini, determinati ed infiammati
dal desiderio di ottenere il successo ed il piacere di Allah (azza wa jall). La scena ottenne su di lui un grande effetto,
ed egli decise di uscire con loro nel 'Jihad' per difendere la nascente Comunità Musulmana (Ummah). I
giovani, però, erano del tutto contrari all'idea che il loro padre mettesse in atto la sua decisione, perché egli
era già molto anziano ed estremamente debole.«Padre - gli dissero - certamente il Signore ti ha scusato. Perché, allora, vuoi gravarti le spalle con questopeso?».A queste parole, Amr (che Allah sia soddisfatto di lui) si adirò e si recò diritto dal Profeta (pace e benedizioni su di lui) a lamentarsi dei suoi figli: «Oh Rasulallah (Messaggero di Allah)! I miei figli vogliono tenermi lontano da questa fonte di bene accampando la scusa che
sono vecchio e decrepito. Per Allah, desidero ardentemente accedere al Paradiso in questo modo anche se
sono vecchio e infermo!».«Lasciatelo fare» disse il Profeta -pace e benedizione su di lui- ai figli di Amr (che Allah sia soddisfatto di lui). «Forse Allah, il Potente, il Grande, gli concederà il martirio».Presto fu l'ora di uscire in battaglia. Amr (che Allah sia soddisfatto di lui) prese congedo da sua moglie, si rivolse verso la qiblah e pregò:«Oh Signore! Concedimi il martirio e non rimandarmi dalla mia famiglia con le speranze distrutte». Partì
quindi in compagnia dei suoi tre figli e di un largo contingente della sua tribù, i Banu Salamah.Mentre la battaglia infuriava, era possibile scorgere Amr (che Allah sia soddisfatto di lui) nelle prime file, saltando sulla sua gamba sana (poiché l'altra era malata), e gridando: «Desidero il Paradiso, desidero il Paradiso».Suo figlio Khallad (che Allah sia soddisfatto di lui) rimase molto vicino a lui, ed entrambi combatterono coraggiosamente in difesa del
Profeta -pace e benedizioni su di lui- mentre molti altri disertarono per procacciarsi il bottino.Padre e figlio caddero sul campo di battaglia e morirono ad alcuni momenti di distanza l'uno dall'altro.
da: AL-MUJAHIDAH n°3
Rabi' II 19 H. (agosto 1998)

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