SULLE PUNIZIONI O LE PENE
An-Nisâ’,
15. Se le vostre donne avranno commesso azioni infami* portate contro di loro, quattro testimoni dei vostri. E se essi testimonieranno, confinate quelle donne in una casa finché non sopraggiunga la morte* o Allah apra loro una via d'uscita.
*[“azioni infami”: fornicazione o adulterio]
*[ Questo versetto è considerato abrogato]
16. E se sono due dei vostri a commettere infamità, puniteli*; se poi si pentono e si ravvedono, lasciateli in pace. Allah è perdonatore, misericordioso.
*[ Secondo Tabarî, (IV, 296 ss.), è il caso di un uomo e una donna non sposati, per i quali è prevista dalla Sharî‘à una pena molto più leggera]
17. Allah accoglie il pentimento di coloro che fanno il male per ignoranza e che poco dopo si pentono: ecco da chi Allah accetta il pentimento. Allah è saggio, sapiente.
ALTRI HADITH E VERSETTI DOPO IL TAGLIO DELLA MANO
Il regno di quelli che furono prima di voi finì unicamente perchè, presso di loro, se un personaggio eminente rubava, lo lasciavano tranquillo; e se un poveraccio rubava, gli applicavano la pena stabilita da Dio. Giuro col giuramento più solenne: se mia figlia Fatima rubasse, io stesso le taglierei la mano.Muhammad pace e benedizioni sù di lui ( Bukhari, LX,50 (11)
La Tavola Imbandita
38. Tagliate la mano al ladro e alla ladra, per punirli di quello che hanno fatto e come sanzione da parte di Allah. Allah è eccelso, saggio.
39. Quanto a chi si pente e si corregge, Allah accetta il suo pentimento. In verità Allah è perdonatore, misericordioso.
La Luce
In nome di Allah, il Compassionevole, il Misericordioso.
1 [Questa è] una sura che abbiamo rivelato e imposto e per mezzo della quale abbiamo fatto scendere segni inequivocabili perché possiate comprendere.
2 Flagellate la fornicatrice e il fornicatore, ciascuno con cento colpi di frusta e non vi impietosite [nell'applicazione] della Religione di Allah, se credete in Lui e nell'Ultimo Giorno, e che un gruppo di credenti sia presente alla punizione.
3 Il fornicatore non sposerà altri che una fornicatrice o una associatrice. E la fornicatrice non sposerà altri che un fornicatore o un associatore, poiché ciò è interdetto ai credenti.
4 E coloro che accusano le donne oneste senza produrre quattro testimoni, siano fustigati con ottanta colpi di frusta e non sia mai più accettata la loro testimonianza. Essi sono i corruttori,
5 eccetto coloro che in seguito si saranno pentiti ed emendati. In verità Allah è perdonatore, misericordioso.
6 Quanto a coloro che accusano le loro spose senza aver altri testimoni che sé stessi, la loro testimonianza sia una quadruplice attestazione in [Nome] di Allah testimoniante la loro veridicità,
7 e con la quinta [attestazione invochi], la maledizione di Allah su se stesso se è tra i mentitori.
8 E sia risparmiata [la punizione alla moglie] se ella attesta quattro volte in Nome di Allah che egli è tra i mentitori,
9 e la quinta [attestazione invocando] l'ira di Allah su sé stessa se egli è tra i veritieri.
10 Se non fosse per la grazia di Allah nei vostri confronti e per la Sua misericordia...! Allah è Colui che accetta il pentimento, il Saggio.
Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui) disse:
«Prendete (ciò che vi dico)! Prendete (ciò che vi dico)! Allah ha decretato un nuovo ordine riguardo ad essi: la vergine per la vergine: 100 colpi di frusta e un anno d’esilio, e la coniugata per la coniugata: 100 colpi di frusta e la lapidazione»
(riportato da Muslim, Tirmidhi, Ibn Majah e Abu Dawud)
Abu Hurayra e Zayd ibn Khalid al-Juhami (che Allah sia soddisfatto di entrambi) riportarono che un uomo venne a chiedere al Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui):
«Ti chiedo, per Allah, di giudicare tra noi secondo il Libro di Allah»
Il suo avversario si mise in piedi – ed era più preparato in materia di giurisprudenza rispetto al primo – e disse: «Sì, oh Messaggero di Allah! Giudica secondo il Libro di Allah e permettimi di cominciare»
Il Profeta (pace e benedizioni su di lui) gli chiese allora di parlare.
Quello disse: «Mio figlio era domestico a casa di costui e fornicò con sua moglie. Per risarcirlo, gli ho proposto 100 ovini e un domestico. Ma mi sono informato presso degli eruditi, che ritengono che mio figlio meriti 100 colpi di frusta e un anno d’esilio, e che la moglie di costui meriti la lapidazione».
Il Profeta (pace e benedizioni su di lui) disse: «Per Colui che detiene la mia anima, giudicherò tra voi secondo il Libro di Allah: i tuoi 100 ovini e il tuo domestico sono rigettati e tuo figlio riceverà 100 colpi di frusta e un anno d’esilio. Oh Anas! Vai ad interrogare la moglie di questa persona, se confessa, allora lapidala»La donna confessò e fu lapidata (riportato da Bukhari e Muslim, Allu’lu’wal Marjan, 423-424).
“Narra Jabir: un uomo della tribù di Aslam andò dal profeta (pace e benedizioni su di lui) e confessò di aver avuto una relazione sessuale illecita. Il profeta (pace e benedizioni su di lui) se ne andò e gli volse le spalle finché l’uomo non ebbe confessato il suo crimine quattro volte. Il profeta (pace e benedizioni su di lui) allora disse “sei forse pazzo?”, l’uomo rispose “no”. Il profeta (pace e benedizioni su di lui) allora chiese “sei sposato?”, l’uomo rispose “si”. Il profeta (pace e benedizioni su di lui)ordinò allora ai musulmani di lapidarlo a morte. Fu lapidato a Musalla. Quando le pietre lo colpirono egli fuggì, ma fu catturato e lapidato finché non morì. Il Profeta (pace e benedizioni su di lui) in seguito parlò bene di lui e gli tributò le preghiere al funerale”
Abu Hurayra (Iddio sia soddisfatto di lui) riporta che in un'altra occasione, "un uomo tra la gente venne dal Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui) mentre questi era seduto nella moschea, e si rivolse a lui, dicendo: "O Messaggero di Allah! Ho commesso un rapporto sessuale illegale". Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui) volse la testa dall'altra parte. Quell'uomo venne allora dall'altra lato verso cui il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui) aveva girato il suo volto, e ripete: "O Messaggero di Allah! Ho commesso un rapporto sessuale illegale". Di nuovo, il Messaggero di Allah (Pace e Benedizioni su di lui) girò ancora la sua testa dall'altra parte, e l'uomo venne da quel lato: quando questi confessò per ben QUATTRO volte, il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui) lo chiamò, e gli chiese: "Sei pazzo?", e l'uomo risposte: "No, o Messaggero di Allah". Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui) chiese poi: "Sei sposato?", e questi rispose: "Sì, o Messaggero di Allah". Allora il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui) disse (alla gente): "portatelo via e lapidatelo a morte". (Sahih al-Bukhari, no. 6439)
"Una ragazza incinta si recò dal Profeta (pace e benedizioni su di lui) confessando che il bambino in grembo in realtà era frutto di una fornicazione (zinà) e perciò gli chiese cosa dovesse fare per espiare il suo peccato.Il Profeta (pace e benedizioni su di lui) le rispose che una volta partorito il bambino avrebbe dovuto affidarlo a qualcuno e poi successivamente sarebbe stata praticata su di essa la lapidazione . Il bambino nasce e la ragazza torna dal Profeta (pace e benedizioni su di lui),egli la respinse dicendole che il bambino avrebbe avuto bisogno del suo latte, quindi di tornare (per essere lapidata) quando il bambino non avesse più bisogno di nutrirsi con il latte materno. La ragazza allora tornò più in avanti e il Profeta (pace e benedizioni su di lui) la respinse nuovamente dicendole che il bambino nella sua prima infanzia aveva bisogno della propria mamma.La ragazza tornò per la terza volta dal Profeta (pace e benedizioni su di lui) dopo due anni. Allora egli non trovando più scuse per aiutarla ,affidò il bambino ad uno dei suoi compagni e fece eseguire la lapidazione.Dopo la lapidazione, il Profeta (pace e benedizioni su di lui) andò a pregare sulla tomba della donna e a quelli che storcevano il naso rispose che il pentimento di quella donna è stato immenso e che lui l'aveva vista in sogno che nuotava nei fiumi del Paradiso!"
‘Umar ibn al-Khattab (radiAllahu ‘anhu) era un giorno sul pulpito e pronunciò un lungo discorso:
«Allah ha inviato Muhammad (pace e benedizioni su di lui) con la Verità e ha fatto scendere su di lui il Libro, e tra ciò che Allah ha fatto discendere (vi è) il Versetto sulla lapidazione. Noi l’abbiamo recitato e l’abbiamo ben compreso e assimilato. Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui) ha lapidato e noi abbiamo lapidato dopo di lui. Temo che quando il tempo passi alcuni dicano: “Per Allah, noi non troviamo il Versetto sulla lapidazione nel Libro di Allah”. Così si svieranno per aver abbandonato un obbligo rivelato da Allah . La lapidazione è, nel Libro di Allah, la sanzione legale inflitta alla persona sposata che fornichi, che si tratti di un uomo o di una donna, a condizione di avere una prova evidente, una gravidanza o una confessione» (riportato dagli Imam Bukhari e Muslim).
Questo discorso fu pronunciato davanti a tutti i Sahaba (Compagni del Profeta, che Allah sia soddisfatto di tutti loro), e nessuno mosse alcuna obiezione.
In più, mette in evidenza che il Versetto della lapidazione faceva parte del Corano e che il testo è stato abrogato, ma la sentenza resta valida, così come ad esempio accade per il Versetto riguardante l’allattamento.
Notiamo qui che l’abrogazione nel Corano è di tre tipi:
1) L’abrogazione del testo, mantenendo la sentenza – com’è il caso, qui, con la lapidazione;
2) L’abrogazione della sentenza mantenendo il testo, com’è il caso di alcuni Versetti sul vino, il jihad, il testamento, ecc.
3) L’abrogazione del testo e della sentenza relativa.
(Corano II. Al-Baqara, 106)
Questo Versetto fu rivelato per una ragione nota, e riportata dagli Imam Bukhari e Muslim.
In effetti, Ibn ‘Umar (che Allah sia soddisfatto di lui) riferì che gli ebrei vennero a chiedere il giudizio del Profeta (pace e benedizioni su di lui)) su un uomo e una donna giudei che avevano commesso la zina’. Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui)) disse:
«Che cosa trovate nella Torâh a proposito della zina’?»
Risposero: «Li si deve denunciare e frustare»
Ma ‘Abdullah ibn Salam (che Allah sia soddisfatto di lui)[1] intervenne: «Voi mentite! Si tratta invece della lapidazione!»Portarono allora la Torâh e la esposero, poi uno di essi mostrò col dito il Versetto sulla lapidazione. Allora dissero: «Egli dice la verità, oh Muhammad! Si tratta della lapidazione»
Il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui) ordinò allora di lapidare l’uomo e la donna.
‘Abdullah (che Allah sia soddisfatto di lui) commentò: «Vidi l’uomo avvicinarsi alla donna, cercando di proteggerla dalle pietre»
Questa è una prova evidente del fatto che la lapidazione è decretata da Allah (Subhana u wa ta A'la) sia nel Corano che nella Torâh
Un giorno Ibn ‘Abbas (che Allah sia soddisfatto di lui) evocò al Profeta (pace e benedizioni su di lui) il li‘an (maledizione reciproca tra due coniugi, quando il marito accusi la moglie di adulterio ma non possa fornire la prova). Assam ibn Adiy (che Allah sia soddisfatto di lui) disse qualcosa a riguardo e poi se ne andò. Un uomo della tribù di Assam venne poi da lui a lamentarsi di aver trovato sua moglie con un uomo. Assam lo condusse allora dal Profeta (pace e benedizioni su di lui) per raccontargli la storia. Quest’uomo era pallido e magro, mentre l’uomo che egli sosteneva di aver trovato con sua moglie era ben messo. Il Profeta (pace e benedizioni su di lui) invocò allora: «Oh Allah! Chiariscici (la situazione)!»
La donna era incinta, e diede alla luce un bambino che somigliava tutto all’uomo descritto dal marito. Il Profeta (pace e benedizioni su di lui) allora lasciò che i due coniugi pronunciassero il li‘an (maledizione reciproca).
Un uomo chiese a Ibn ‘Abbas (che Allah sia soddisfatto di lui): E’ questa la donna menzionata dal Profeta (pace e benedizioni su di lui) quando disse:«Se dovessi lapidare qualcuno senza prove, lapiderei costei»?
Ibn ‘Abbas (che Allah sia soddisfatto di lui) rispose: «No, (quell’altra) era una donna che dimostrava la perversione all’epoca islamica».
(riportato da Bukhari e Muslim)
HADITH 14
Secondo ibn Masud (Allah si compiaccia di lui), il Messaggero di Allah (pace e benedizioni su di lui) disse:
"Non è lecito versare il sangue di un musulmano se non in tre casi: di chi, essendo sposato, commette adulterio; di chi deve pagare vita per vita; di chi rinnega la propria religione e abbandona la comunità"
riferito da al-Bukhari e Muslim
su wikipedia c'era scritto questo
Condizioni per la lapidazione [modifica]
Perché un reato di zina possa essere punito con la lapidazione:
l’accusato deve essere conosciuto come Musulmano praticante
l’accusato deve essere stato in grado di intendere e di volere al momento dell’atto
l’accusato dev’essere adulto
l’accusato deve aver commesso l’atto di propria spontanea volontà
l’accusato dev’essere libero e non schiavo
l’accusato sposato deve poter godere di normali relazioni sessuali con il proprio sposo/a, avendo pertanto un mezzo legittimo di soddisfazione sessuale.
l’accusata non deve essere incinta o in fase di allattamento.
l’accusa deve essere sostenuta da
quattro maschi adulti Musulmani testimoni oculari dell’atto della penetrazione (è prevista la pena di 80 frustate nel caso la loro testimonianza non fosse valutata attendibile[senza fonte]), oppure da
confessione ripetuta 4 volte di fronte a 4 giudici diversi, precisa e dettagliata, e ritrattabile in qualsiasi momento prima della pena.
Un marito può accusare la moglie di zina, giurando 4 volte su Allah di dire il vero, e per la quinta volta invocando su di sé la maledizione di Allah nel caso stia dicendo una bugia. Ma l’accusa può essere invalidata nel caso la moglie pronunci lo stesso giuramento a propria discolpa (Corano 24: 6-9).
Secondo Jayed Ahmad Ghamidi, giurista islamico pakistano, la lapidazione può essere prescritta solo per stupratori e prostitute, ossia per chi abitualmente commette adulterio (hadith 1690 di Sahih Muslim). Sempre secondo Ghamidi, le condizioni stringenti per la lapidazione hanno il fine di regolamentare una pratica fortemente in uso al tempo, come mostrato dai diversi riferimenti alla lapidazione, in forma di linciaggio, presenti nel Corano. L’obiettivo del processo sarebbe stato quello di portare, eventualmente, all’abolizione delle pene fisiche, creando principi tanto rigorosi nella ricerca delle prove da rendere praticamente impossibile l’emissione del verdetto.
In tutte le tradizioni, la lapidazione avviene in ogni caso solo quando un adultero viene volontariamente dal Profeta, confessando e chiedendo purificazione.
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