
giovedì 7 giugno 2012
INVOCAZIONI PER L'ANSIA,L'ANGOSCIA
As-Salāmu `alaykum wa-Raḥmatullāhi wa-Barakātuhu,
دُعَاءُ الهَمِّ وَالْحُزْنِ
Invocazione per l’ansia e per la tristezza
الْلَّهُمَّ إِنِّي عَبْدُكَ , ابْنُ عَبْدِكَ , ابْنُ أَمَتِكَ , نَاصِيَتِي بِيَدِكَ , مَاضٍ فِي حُكْمُكَ , عَدْلٌ فِي قَضَاؤُكَ , أَسْأَلُكَ بِكُل اسْمٍ هُوَ لَكَ , سَمَّيْتَ بِهِ نَفْسَكَ, أَوْ أَنْزَلْتَهُ فِي كِتَابِكَ, أَوْ عَلَّمْتَهُ أَحَدًا مِنْ خَلْقِك, أَوْ اسْتَأْثَرْتَ بِهِ فِي عِلْمِ الْغَيْبِ عِنْدَكَ, أَنْ تَجْعَلَ الْقُرْآَنَ رَبِيْعَ قَلْبِي, وَنُوْرَ صَدْرِي ، وَجَلَاءَ حُزْنِي, وَذَهَابَ هَمِّي
Allahumma innī `abduka, ibnu `abdik, ibnu amatik, nāṣiyatī biyadik, māḍin fī ḥukmuk, `adlun fī qaḍāwuk, as’āluka bikulli ismin huwa lak, sammayta bihi nafsak, aw anzaltahu fī kitābik, aw `allamtahu aḥadan, min ḳalqik, aw istātharta bihi fī `ilmi al-Ghaybi `indak, an taj `ala al-Qur’āna rabiy `a qalbī, wa-Nura ṣadrī, wa-Jalā’a ḥuznī, wa-Dhahāba hammī.
“O Allāh, io sono Tuo servo, figlio del Tuo servo, figlio della Tua serva, il mio ciuffo (della fronte) è nella Tua mano, compiuto è il Tuo giudizio, equo è il Tuo decreto. Ti chiedo con ogni Nome che appartiene a te, con cui te stesso chiamasti, o che rivelasti nel tuo Libro, o che insegnasti a ognuno a partire dalla tua creazione, o che preservasti nella conoscenza dell’invisibile in tuo possesso, che rendi il Corano la primavera del mio cuore, la luce del mio petto, l’esodo del mio dolore, e la dipartita della mia ansia.”
(Riferito da Aḥmad, 1/391. Al-Albânî lo ha dichiarato ṣaḥîḥ).
الْلَّهُمَّ إِنِّي أَعُوْذُ بِكَ مِنَ الْهَمِّ وَالْحَزَنِ , وَالْعَجْزِ وَالْكَسَلِ , وَالْبُخْلِ وَالْجُبْنِ , وَضَلْعِ الدَّيْنِ وَغَلَبَةِ الْرِّجَالِ
Allahumma innī a`ūdu bika mina al-Hammi wa-l-Ḥazan, wa-l-`ajzi wa-l-kasal, wa-l-Buḳli wa-l-Jubn, wa-Ḍal`i-d-Dayni wa-Ghalabati-r-Rijāl.
“O Allāh! Mi rifugio in Te dall’ansia e dalla tristezza, dall'impotenza e dalla pigrizia, dalla viltà e dall’avarizia, dal peso dei debiti e dal predominio degli uomini.”
(Riferito dal Buḳârî, 7/158).
دُعَاء الْكَرْب
Invocazione per l’angoscia
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لَا إِلَهَ إِلَّا الْلَّهُ الْعَظِيْمُ الْحَلِيْمُ , لَا إِلَهَ إِلَّا الْلَّهُ رَبُّ الْعَرْشِ الْعَظِيْمُ , لَا إِلَهَ إِلَّا الْلَّهُ رَبُّ الْسَّمَاوَاتِ وَرَبُ الْأَرْضِ وَرَبُّ الْعَرْشِ الْكَرِيْمُ
Lā ilaha illā-llāhu-l-`aẓīmu-l-Ḥalīm, lā ilaha illā-llāhu rabbu-l-`arڑi-l-`aẓīm, lā ilaha illā-llāhu rabbu-s-Samāwāti wa-Rabbu-l-Arḍ, wa-Rabbu-l-`arڑi-l-Karīm.
(Riferito dal Buḳārī, 7/154 e da Muslim, 4/2092).
الْلَّهُم رَحْمَتَك أَرْجُو فَلَا تَكِلْنِي إِلَى نَفْسِي طَرْفُه عَيْن وَأَصْلِح لِي شَأْنِي كُلَّه لَا إِلَه إِلَّا أَنْت
Allahumma raḥmatika arjū falā takilnī ilā nafsī ṭarfata `ayn, wa-Aṣliḥ lī ڑā’nī kullah, lā ilaha illā ant.
(Riferito da Abū Dāwud, 4/153. Al-Albānī lo ha dichiarato ḥasan nel Ṣaḥīḥ Abū Dāwud, 3/959).
لَا إِلَه إِلَّا أَنْت سُبْحَانَك إِنِّي كُنْت مِن الْظَّالِمِيْن
Lā ilaha illā anta, subḥānaka innī kuntu mina-ẓ-Ẓālimīna.
(Riferito dal Tirmidhī, 2/87. Al-Ḥākim lo ha dichiarato Ṣaḥīḥ, e adh-Dhahabī concorda con lui, 505/1. Vedasi in Ṣaḥīḥ at-Tirmidhī, 3/168).
الْلَّه الْلَّه رَبِّي لَا أُشْرِك بِه شَيْئا
Allāhu, Allāhu rabbī lā uڑriku bihi ڑaīy’a.
(Riferito da Abū Dāwud, 87/2. Vedasi in Ṣaḥīḥ ibn Mājah, 335/2).
Questo è cio che si dice per la sofferenza dell'anima,poi per la sofferenza del corpo bisogna mettere la mano sulla parte che ti duole e dire levandola ogni volta facendola in maniera dispari :<<nel nome di Allah,mi rifugio nella potenza di Allah e nel suo potere contro questo male che mi ha colpito>>.
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